lunedì 16 settembre 2013

Festival Boreal, Campo Solare di Cantù 12-13-14 settembre 2013


Si è concluso ieri il Festival Boreale, la tre giorni di festival internazionale organizzata a Cantù (CO) da Forza Nuova.
Tantissime le adesioni da parte dei principali partiti e movimenti nazionalisti europei: dal British National Party di Nick Griffin, all'ungherese HVIM, passando per i due movimenti nazionalisti polacchi Mlodziez Wszechpolska e Ruch Narodowy, Renoveau Francaise, il partito ucraino Svoboda, gli spagnoli di Democracia Nacional, e i partiti svedesi Nordisk Ungdom e Svenskarnas Parti.

Tirando le somme di questa tre giorni di tavole rotonde, dibattiti e momenti comunitari, non possiamo che parlare positivamente innanzitutto di un grande successo organizzativo.

In più di mille infatti si sono accreditati per le conferenze ed i concerti e molte sono le associazioni vicine al movimento che sono intervenute allestendo stand e banchetti.
Ringraziamo anche il sindaco di Cantù, Bizzozero, per essere riuscito non solo ad rispondere correttamente ai tentativi di proibire l'iniziativa, ma anche e soprattutto per aver dato una lezione politica di onestà intellettuale e liberalità, che tanti sedicenti liberali probabilmente, al contrario, non avrebbero mai potuto eguagliare.
Le conferenze e le tavole rotonde sono state occasioni di confronto sulle problematiche europee e nazionali comuni a tutti i Paesi. Particolare attenzione è stata riservata al problema demografico e della difesa della famiglia tradizionale, in un momento in cui questa è particolarmente minacciata dalla volontà di concedere il diritto di sposarsi e di adottare bambini alle coppie gay, arrivando addirittura a pensare di codificare l'"omofobia" come fattispecie di reato.
Ne hanno discusso con il pubblico oltre che il Prof. D'Amico, esperto sul tema, anche i rappresentanti di Renoveau Française, tra gli organizzatori della "Manifestation pour tous".
Un altro incontro è stato dedicato alla piaga dell'immigrazione incontrollata, e ai rischi che comporterebbe l'introduzione dello Ius Soli in Italia.
Sono intervenuti a presentare il problema e le soluzioni per i rispettivi paesi il deputato del parlamento ungherese e vice presidente di HVIM, Gyorgy Gyula Zagyva, l'europarlamentare britannico Nick Griffin, il presidente di Democracia National, Manuel Canduela, e il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. Particolarmente di attualità il caso della crisi Siriana è stato trattato ponendo l'attenzione su tutti gli aspetti geopolitici: dalla vera natura del conflitto che sta degenerando grazie alla preponderanza dei gruppi terroristici, alla pericolosità dell'estensione del suddetto conflitto nell'area circostante, fino al ruolo che i diversi attori internazionali rivestono e potranno rivestire per una pacificazione del Medio Oriente in generale. Hanno affrontato il tema Roberto Fiore, Gianmaria Camillacci e Nick Griffin, che di recente hanno visitato il Paese ospiti del Governo di Damasco, il Prof. Agostino Sanfratello, esperto di questioni mediorientali, e l'Avvocato internazionale russo Michail Kutsnetsov.
Quest'ultimo ha lanciato la proposta di creare un tribunale internazionale composto da un team di avvocati ed esperti per arrivare alla verità giudiziale su chi ha usato le armi chimiche e su chi commette crimini di guerra. Lo stesso Kutsnetsov, in occasione della guerra in Serbia formò un Tribunale internazionale con lo scopo di mettere in luce la rilevanza giuridica e politica dei crimini di guerra americani nei balcani.
Al Festival Boreale si è parlato seriamente e soprattutto di politica, al contrario di quanto sta avvenendo nell'agone politico italiano e nello stesso Parlamento, in cui da settimane, nonostante la tragica situazione in cui versa il Paese, si continua a dissertare di "decadenza si, decadenza no".
Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che sono intervenuti e che hanno fatto in modo che questo incontro si trasformasse in un concreto passo avanti per i nostri movimenti, ponendo un ulteriore tassello per la costruzione di una classe politica europea che, sulla base della qualità e della validità delle proprie tesi e analisi, sarà l'unica a saper offrire veramente soluzioni efficaci al momento di crisi che l'Europa sta vivendo.




Venerdì 13 una trentina di militanti antifascisti armati di caschi e mazze hanno cercato di sfondare la porta della sede di Forza Nuova in Via Palmieri 1. Hanno dovuto desistere dall’impresa solo grazie all’intervento degli abitanti del palazzo che li hanno costretti ad andarsene. La coraggiosa azione è stata prontamente rivendicata sul sito MILANOX (vicino al centro sociale ZAM) come un’azione dimostrativa. In effetti è vero, hanno dimostrato di essere oltreché bugiardi anche infami. Sicuri di non trovare nessuno, vista la presenza dei militanti forzanovisti al Festival Boreal, hanno tentato l’irruzione. Fallita. Come loro.

(Comunicato di Forza Nuova Milano)